Benvenuti nella sezione natura & il nostro paesaggio, qu si parlerà di come salvaguardare la natura e il nostro Pianeta.

Si comincia dicendo che la natura è tutto ciò che ci circonda ed essendo che ci circonda se lei muore muoriamo anche noi

iniziamo con un tema di una studentessa della scuola media di Cavaglià di 3A: Regge

Alla nascita della Terra era la Natura a dominare e a riempire i suoi immensi spazi: catene montuose interminabili con vette che toccano il cielo, mari profondi e limpidi, pianure verdi, foreste e boschi ricchi di alberi e colline da cui osservare valli intere. Ad abitare tutto questo verde una serie di animali di qualche specie e tipo che seguivano il ciclo della natura rispettandosi e riuscendo a mantenere un perfetto equilibrio tra prede e predatori. Col passare degli anni e la nascita dell’uomo tutto è cambiato perché questo cerca di adattare la natura alle sue esigenze, talvolta anche adattandosi ma in modo minimo. Così i mari sono stati inquinati e oscurati, le pianure si sono ristrette e occupate da abitazioni, le foreste stanno sparendo sparendo e bruciando e le colline sono in minore quantità e irriconoscibili. Gli animali ancora liberi sono ormai pochi e molti di questi estinti o in via di estinzione a causa della riduzione del loro habitat naturali e ciò che li nutre. Probabilmente questo succede perché la natura non è una potenza come l’uomo, perché non è un essere pensante e con sentimenti, perché non può capire che piano piano sta sparendo, perché la natura non vive veramente. La Natura non vive veramente ma i mari si ritirano lasciando visibile solo lo sporco accumulato sui fondali a causa dell’uomo, prendendosi qualche secondo di pausa e riposo per poi lasciarla cadere con eleganza mischiata a potenza e rabbia all’apparenza non visibile , che si manifesta sulle strade spaventando chi le traffica e portando con se quello che ritiene suo. Esercita enorme pressione sulle case spazzandole via, crepa i palazzi, rovina i raccolti, ti toglie quello che ami e traumatizza i bambini. Compiendo questo rimane indifferente come quando l’uomo togli i pesci, rompe i coralli e rilascia quello per cui le acque non sono state create. Intanto le montagne si sgretolano travolgendo in un cumulo di polvere e detriti, con disinvoltura e disprezzo, tutto quello che incontra, lasciando caos, vittime e intere vite da ricostruire. Gli alberi delle foreste si alzano, cadono, creano scompiglio e si scagliano su industrie, negozi, ospedali e banche rendendoli vuoti spazi solitari e inquietanti con grandi piante scure, rampicanti e